Ginkgo è un progetto di “Resilienza artistica” inserito nel Q44 – 70° Commemorazione del rastrellamento del Quadraro (17 aprile 1944-2014).
Dal 16 al19 aprile 2014
a cura di Valentina Fiore
Artisti coinvolti:
Paolo Assenza, Arianna Bonamore, Paolo Dore, Luca Grechi, Marta Mancini, Anahi Angela Mariotti, Tommaso Medugno, Franco Ottavianelli, Gino Piacentini, Julie Poulain, Nicola Rotiroti, Germano Serafini, Simone Tso, Daniele Villa.
Roma, quartiere Quadraro, varie sedi (fermata Metro A – Porta Furba Quadraro)
All’interno della programmazione di Q44 – 70° Commemorazione del Rastrellamento del Quadraro (1944-2014) il Progetto GINKGO – a cura di Valentina Fiore in collaborazione con l’Associazione Punto di Svista – disseminerà in spazi sia pubblici che privati del quartiere i lavori di quattordici artisti che tra il Quadraro e Torpignattara vivono, o hanno radicato il loro studio d’artista, creando atelier condivisi come OFF1C1NA (Via dei Juvenci 11 – Quadraro) e Studio 54 (Via Gabrio Serbelloni 54 – Torpignattara).
Il primo contributo artistico è di Simone Tso, che definisce l’identità grafica dell’intero progetto partendo proprio dal Ginkgo Biloba: un albero antichissimo (dalla caratteristica foglia a forma di ventaglio) considerato in Cina e Giappone un sacro simbolo di forza e longevità – capace, anche, di sopravvivere nel 1945 allo scoppio della bomba atomica di Hiroshima, rigermogliando poco tempo dopo – e molto raro da incontrare in Italia. All’interno del quartiere Quadraro ne sorgono numerosi esemplari lungo un intero viale, via dei Lentuli, che resistono al tempo e all’incuria.
Partire dai Ginkgo Biloba significa cercare di confrontarsi in maniera poetica e stratificata – ma altrettanto concreta – con il tema della Resistenza, colonna portante di Q44, una rassegna simbolo di un quartiere che da anni mantiene viva non soltanto la sua memoria, ma anche la propria ricettività culturale. La capacità dei Ginkgo Biloba di sopportare eventi traumatici esterni, riadattandosi al contesto, ha portato la definizione del progetto Ginkgo verso il concetto di resilienza. Un termine denso e stratificato (con declinazioni che vanno dalla psicologia alla fisica, spaziando per l’ecologia e l’informatica) che, forse più di resistenza, riesce a racchiudere una riflessione che parte dalla memoria storica per approdare all’oggi, al quotidiano, con particolare attenzione al rapporto tra Arte e contesto urbano attraverso esperienze artistiche capaci di adattarsi in maniera attiva, creativa, sostenibile e concreta alle ‘criticità esterne’. I lavori dei quattordici artisti coinvolti – interventi sia estemporanei che semipermanenti – nascono innanzitutto come incontro, conoscenza reciproca, confronto e collaborazione tra tutte le parti coinvolte, in primis gli abitanti del quartiere.
Ginkgo fa parte della programmazione di Q44 – 70° Commemorazione del Rastrellamento del Quadraro (17 aprile 1944-2014), iniziativa ideata e promossa da Associazione Punto di Svista, Officina Culturale Via Libera e CSOA Spartaco.
Q44 gode del sostegno della Regione Lazio, del patrocinio di Roma Capitale in collaborazione con i Municipi Roma V e VII.
Ginkgo si avvale inoltre della media partnership di e-performance.tv
Per maggiorni informazioni e dettagli sul programma:
http:// cargocollective.com/ginkgo
COMPOSIZIONE Q44 di Germano Serafini
Testo critico Valentina Fiore
«La tecnica con la quale è realizzato lo scatto appartiene ad un processo di ricerca iniziato nel 2011 e ancora in essere, dove il mezzo fotografico è utilizzato non per la tradizionale riproduzione della realtà, ma per la sua rappresentazione formale. La ricerca si articola in due momenti importanti: la prima fase nasce dalla volontà di spogliare il soggetto dalle sue peculiarità elevandolo a concetto (all’idea di ciò che rappresenta); nella seconda il soggetto, persi i suoi tratti distintivi, diviene forma e colore, materia per le Composizioni. Il processo si attua per mezzo della pellicola, superficie sensibile, testimone e matrice del lavoro stesso».
Germano Serafini introduce così il suo progetto in progress COMPOSIZIONI di cui Q44 è un ulteriore capitolo: l’inizio di una nuova serie che – come è stato per COMPOSIZIONE M presso il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz nel 2013 – è soltanto una delle possibili rappresentazioni formali del Quadraro.
Inoltre, l’entrata su Via dei Quintili 144 coincide con il punto di vista fissato nello scatto, innescando un interessante cortocircuito tra diverse prospettive visive sia dell’artista che dello spettatore. In COMPOSIZIONE Q44 un frammento di realtà caratteristica del quartiere viene così portato al confine tra astrazione e riconoscibilità, atemporalità e quotidianità, diventando la testimonianza di un’idea di ricerca fotografica che fa della messa a fuoco – e dello scatto in analogico – strumento estetico e concettuale di ridefinizione della realtà, del reimparare a guardarla, del reinventarla nuovamente esercitando il proprio sguardo.